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ABIMONO*1 ovulo vag 600 mg

Solo 1 pezzo disponibile.

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DENOMINAZIONE:
ABIMONO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Derivati imidazolici.

PRINCIPI ATTIVI:
ABIMONO 600 mg ovuli vaginali.
Un ovulo contiene: isoconazolo nitrato 600 mg.
ABIMONO 1% crema vaginale.
100 g di crema contengono: isoconaz olo nitrato 1 g.

ECCIPIENTI:
Ovuli: acido borico, gliceridi semisintetici.
Crema vaginale: sorbitan monostearato, poliossietilen sorbitanmonostearato, alcool cetilstearil ico,vaselina bianca, isopropil miristato, acqua distillata.

INDICAZIONI:
Infezioni vulvovaginali micotiche anche con superinfezione batterica.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti.
Ipersensibilita’ accertata o presunta ad altri derivati imidazolic i antifungini.

POSOLOGIA:
Ovulo vaginale: 1 ovulo da introdurre profondamente in vagina.
Le even tualita’ di un trattamento superiore ad un giorno deve essere valutata dal medico curante.
Crema vaginale: una applicazione al giorno e per una settimana, salvo diversa prescrizione medica.
L’applicatore riempi to di crema, deve essere introdotto profondamente in vagina, svuotato in cavita’ e quindi gettato dopo l’uso.
Il trattamento non deve essere effettuato durante le mestruazioni.
E’ raccomandabile un contemporane o uso da parte del partner.
Uso dell’applicatore monouso: rimuovere il tappo del tubo e avvitare l’applicatore sul tubo; spingere lo stantuf fo progressivamente fino alla posizione d’arresto.
– Riempire l’applic atore praticando una leggera pressione sul tubo; rimuovere l’applicato re dal tubo e riposizionare il tappo; introdurre l’applicatore riempit o, profondamente in vagina e svuotarlo in cavita’, spingendo lo stantu ffo.

CONSERVAZIONE:
Ovuli: non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
Crema vag inale: Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE:
Evitare il contatto con gli occhi; si raccomanda di lavare accuratamen te le mani dopo l’uso del medicinale.
Durante il trattamento e nei gio rni immediatamente seguenti e’ necessario, per evitare una reinfezione , cambiare quotidianamente e sterilizzare mediante bollitura, asciugam ani e biancheria intima.
L’uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico puo’ dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione.
In tal cas o occorre interrompere il trattamento ed istituire una terapia adeguat a.
L’uso contemporaneo di preservativi in lattice o diaframmi con prep arati antimicrobici vaginali puo’ diminuire l’efficacia del contraccet tivo in lattice.
Pertanto, prodotti come il medicinale non devono esse re usati insieme a diaframmi o preservativi in lattice.
Pazienti che u tilizzano spermicidi devono consultare il proprio medico poiche’ ogni trattamento vaginale locale puo’ rendere inattivo lo spermicida La cre ma vaginale contiene come eccipiente l’ alcool cetostearilico che puo’ causare reazioni cutanee locali (ad es.dermatiti da contatto).

INTERAZIONI:
Sono possibili reazioni di sensibilita’ crociata tra isoconazolo, mico nazolo, econazolo e tioconazolo.
Trattamenti concomitanti con isoconaz olo nitrato somministrato per via intra-vaginale e anticoagulanti tipo cumarina (per esempio: warfarin) possono aumentare i livelli plasmati ci dell’anticoagulante.

EFFETTI INDESIDERATI:
Le reazioni avverse osservate con questo tipo di medicinali sono stati riferiti bruciore, irritazione e dolore vaginale, crampi pelvici, eru zioni cutanee,cefalea, vertigini.
In questi casi e’ necessario sospend ere il trattamento ed istituire una terapia idonea.
Ugualmente ci si c omportera’ in caso di microrganismi non sensibili.
Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazion e.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
In caso di gravidanza le pazienti devono essere informate che l’applic atore per la somministrazione deve essere utilizzato con cautela.
Nell e donne in stato di gravidanza, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita’, sotto il diretto controllo del medico.
Non e’ noto se l’isoconazolo o l’isoconazolo nitrato viene escreto nel latte materno.
Il rischio per i lattanti non puo’ essere escluso.
I dati pr eclinici non indicano rischi per la fertilita’.

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