DENOMINAZIONE
ZETALAX CLISMA FOSFATO
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci per la costipazione.
PRINCIPI ATTIVI
Fosfato monosodico monoidrato 16 g; fosfato bisodico eptaidrato 6 g.
ECCIPIENTI
Metile para-idrossibenzoato, sodio benzoato e acqua depurata.
INDICAZIONI
Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale; il prodotto e’ indicato anche prima di esami radiologici o rettoscopici.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI
Ipersensibilita’ al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati; i lassativi sono controindicati nei soggetti con dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stato di disidratazione.
POSOLOGIA
Adulti e bambini al di sopra dei 12 anni: l’intera dose contenuta nelflacone (133 ml). Nei casi ostinati e per particolari necessita’ clinico-diagnostiche: due flaconi instillati consecutivamente. Prima di esami radiologici o rettoscopici: 1 clistere la sera precedente ed un altro al mattino del giorno dell’esame. Bambini sopra i 2 anni: mezzo flacone o secondo il parere del medico. Non superare le dosi consigliate. Assumere preferibilmente la sera. I lassativi devono essere usati ilmeno frequentemente possibile e per non piu’ di sette giorni. L’uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
Il clisma va praticato solo quando e’ necessario. L’uso continuativo dei lassativi puo’ provocare assuefazione o danno di diverso tipo. Nonusare lassativi se sono presenti dolori addominali, nausea e vomito. L’abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive)puo’ causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi piu’ gravi di abuso e’ possibile l’insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia, la quale puo’ determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamentocon glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi. L’abuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), puo’ causare dipendenza (e, quindi, possibile necessita’ di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). Popolazione pediatrica: nei bambini al di sotto dei 12 anni il medicinale puo’ essere usato solo dopo aver consultato il medico. Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l’intervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia.Consultare il medico quando la necessita’ del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da piu’ di due settimane o quando l’uso del lassativo non riesce a produrre effetti. E’ inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale. L’uso prolungato puo’ indurre uno stato di disidratazione. Il prodotto va pertanto usato solo in somministrazioni saltuarie. Il farmaco contiene metile para-idrossibeonzato che puo’ causare reazione allergiche (anche ritardate); sodio benzoato che puo’ essere lievemente irritante per la cute, gli occhi e le mucose.
INTERAZIONI
Non sono state riportate interazioni con altri medicamenti o di altrogenere.
EFFETTI INDESIDERATI
Occasionalmente: dolori crampi formi isolati o coliche addominali, piu’ frequenti nei casi di stitichezza grave. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non esistono studi adeguati e ben controllati sull’uso del medicinalein gravidanza o nell’allattamento. Pertanto il medicinale deve essereusato solo in caso di necessita’, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per illattante.