DENOMINAZIONE
ACTIFED
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Decongestionanti nasali per uso sistemico, simpaticomimetici.
PRINCIPI ATTIVI
Una compressa contiene: triprolidina cloridrato 2,5 mg; pseudoefedrina cloridrato 60,0 mg. 100 ml di sciroppo contengono: triprolidina cloridrato 0,025 g; pseudoefedrina cloridrato 0,600 g.
ECCIPIENTI
Ogni compressa contiene: lattosio; amido di mais; povidone; magnesio stearato. 100 ml di sciroppo contengono: glicerolo; saccarosio; metilepara-idrossibenzoato; sodio benzoato; giallo chinolina (E104); giallotramonto (E110); acqua depurata.
INDICAZIONI
Decongestionante della mucosa nasale, specie in caso di raffreddore.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI
Ipersensibilita’ ai principi attivi, ad altri antistaminici o ad uno qualsiasi degli eccipienti; bambini di eta’ inferiore ai 12 anni; gravidanza e allattamento; nei pazienti in trattamento con inibitori dellemonoaminossidasi (IMAO) o nelle due settimane successive a tale trattamento, e nella terapia delle affezioni delle basse vie respiratorie, compresa l’asma bronchiale. In tali casi l’uso concomitante di questo farmaco puo’ causare un aumento della pressione sanguigna o crisi ipertensive; glaucoma, ipertrofia prostatica, ostruzione del collo vescicale, stenosi piloriche e duodenali o di altri tratti dell’apparato gastroenterico ed urogenitale (a causa dei suoi effetti anticolinergici); affezioni cardiovascolari, ipertensione arteriosa, ipertiroidismo, epilessia e diabete.
POSOLOGIA
Sciroppo. Alla confezione e’ annesso un misurino dosatore con indicate tacche di livello rispondenti alle capacita’ di 5 e 10 ml. Adulti e ragazzi al di sopra dei 12 anni: una dose da 10 ml di sciroppo 2 – 3 volte al giorno. Compresse. Adulti e ragazzi al di sopra dei 12 anni: una compressa 2 – 3 volte al giorno. Non superare le dosi consigliate. Modo di somministrazione. Uso orale.
CONSERVAZIONE
Sciroppo: conservare al riparo della luce. Compresse: conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C, in luogo asciutto.
AVVERTENZE
Se i sintomi persistono o peggiorano o se compaiono nuovi sintomi, i pazienti devono interrompere l’uso del medicinale e consultare un medico. Se i sintomi non migliorano entro 7 giorni o se compare febbre alta o altri effetti indesiderati, i pazienti devono essere avvertiti di interrompere il trattamento e consultare il medico. Prima di assumere triprolidina, i pazienti con le seguenti condizioni respiratorie come enfisema, bronchite cronica o asma bronchiale acuta o cronica, devono essere avvertiti di consultare un medico. La triprolidina puo’ causaresonnolenza e puo’ aumentare gli effetti sedativi di sostanze che deprimono il sistema nervoso centrale come alcol, sedativi, tranquillanti.E’ necessario informare i pazienti che si deve evitare l’uso di bevande alcoliche durante il trattamento con questo farmaco e che e’ opportuno consultare il medico prima di assumere questo farmaco in concomitanza con medicinali che deprimono il sistema nervoso centrale. Alle comuni dosi terapeutiche gli antistaminici presentano reazioni secondarieassai variabili da soggetto a soggetto e da composto a composto. Per la posologia negli anziani e’ necessario considerare la loro maggiore sensibilita’ verso gli antistaminici e verso la pseudoefedrina. Sebbene la pseudoefedrina non abbia prodotto effetti importanti sulla pressione arteriosa di soggetti normotesi, Actifed non dovrebbe essere assunto da pazienti in terapia con antipertensivi, antidepressivi triciclici, agenti simpaticomimetici, quali i decongestionanti, gli anoressizzanti, gli amfetaminosimili. Con i farmaci simpaticomimetici, pseudoefedrina compresa, sono stati riferiti rari casi di encefalopatia posteriore reversibile ( posterior reversible encephalopathy , PRES)/sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (reversible cerebral vasoconstriction syndrome, RCVS). I sintomi segnalati includono insorgenza improvvisa di mal di testa grave, nausea, vomito e disturbi visivi. Qualora si sviluppino segni o sintomi di PRES/RCVS, e’ necessario interrompere il trattamento con pseudoefedrina e consultare immediatamente un medico. Colite ischemica. Sono stati riportati alcuni casi di colite ischemica con medicinali contenenti pseudoefedrina. Se si sviluppano improvviso dolore addominale, tenesmo rettale, sanguinamento rettale o altri sintomi di colite ischemica, l’uso di pseudoefedrina deve essere interrotta ed e’ necessario consultare un medico. Sicurezza cutanea Reazioni cutanee gravi come la pustolosi esantematica acuta e generalizzata (AGEP) possono verificarsi con prodotti contenenti pseudoefedrina. Questa eruzione pustolosa acuta puo’ verificarsi entro i primi 2 giorni di trattamento, con febbre e numerose, piccole pustole, per lo piu’ non follicolari, derivanti da un eritema edematoso molto diffuso e localizzate principalmente sulle pieghe cutanee, sul tronco e sugli arti superiori. I pazienti devono essere attentamente monitorati. Se si osservano segni e sintomi come piressia, eritema,o numerose piccole pustole, la somministrazione di Actifed deve essere interrotta e se necessario devono essere prese misure appropriate. Actifed non deve essere usato da pazienti con gravi malattie epatiche o con ridotta funzionalita’ renale a meno che il medico non lo ritenga necessario. Informazioni importanti su alcuni eccipienti. Lo sciroppo contiene: saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Questo medicinale contiene 7 g di saccarosio per dose. Da tenere in considerazione in persone affette da diabete mellito; metile para-idrossibenzoato. Puo’ causare reazioni allergiche (anche ritardate); giallo tramonto (E110). Puo’ causare reazioni allergiche. Le compresse contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
INTERAZIONI
Durante l’uso concomitante di inibitori delle monoaminossidasi (IMAO)e ammine simpaticomimetiche, in letteratura medica sono state riportate crisi ipertensive acute. La pseudoefedrina esercita un’azione vasocostrittrice stimolando i recettori adrenergici e rilasciando noradrenalina dai siti neuronali. Gli inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) possono potenziare l’effetto pressorio della pseudoefedrina, poiche’ impediscono il metabolismo delle ammine simpaticomimetiche e aumentano la quantita’ rilasciabile di noradrenalina nel tessuto nervoso adrenergico. Gli effetti degli antistaminici sono resi piu’ evidenti dall’alcool, dagli ipnotici, dai sedativi, dai tranquillanti, e da altre sostanze ad azione anticolinergica o ad effetto depressivo sul sistema nervoso centrale, le quali pertanto non vanno assunte durante la terapia. Gli antistaminici possono ridurre la durata d’azione degli anticoagulanti orali. L’uso degli antistaminici puo’ mascherare i primi segni di ototossicita’ di certi antibiotici. Il furazolidone causa una progressiva inibizione della monoaminossidasi, per cui non va assunto contemporaneamente ad ACTIFED. L’effetto degli antipertensivi che interferiscono con l’attivita’ del simpatico (per es. metildopa, alfa e beta bloccanti, debrisochina, guanetidina, betanidina e bretilio) puo’ essere parzialmente annullato da ACTIFED, che pertanto, anche in questo caso, non va contemporaneamente assunto.
EFFETTI INDESIDERATI
Di seguito sono riportate le reazioni avverse segnalate con una frequenza >=1%, individuate in studi randomizzati controllati con placebo, con formulazioni contenenti pseudofedrina come singolo principio attivo: bocca secca, nausea, capogiro, insonnia e nervosismo. Non sono disponibili studi clinici controllati con placebo, con sufficienti dati relativi alle reazione avverse per la combinazione dei principi attivi pseuoefedrina e triprolidina. Le reazioni avverse identificate durante l’esperienza post-marketing conpseudoefedrina, triprolidina o la combinazione sono riportate in Tabella 1 secondo le categorie di frequenza che utilizzano la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10); comune(>= 1/100 e = 1/1.000 e = 1/10,000 e <1 / 1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza nonpuo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi psichiatrici. Molto rari: ansia, umore euforico, allucinazione, irrequietezza, allucinazione visiva. Patologie del sistema nervoso. Molto rari: cefalea, parestesia, iperattività psicomotoria (nella popolazione pediatrica), sonnolenza, tremore; non nota: accidente cerebrovascolare, encefalopatia posteriore reversibile (PRES), sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS). Patologie cardiache. Molto rari: aritmia, extrasistoli, palpitazioni, tachicardia; non nota: infarto miocardico/ischemia miocardica. Patologie sistemiche e condizioni relative allasede di somministrazione. Molto rari: astenia. Patologie del sistema immunitario. Molto rari: ipersensibilità . Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto rari: epistassi. Patologie gastrointestinali. Molto rari: vomito, disturbo addominale; non nota: colite ischemica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto rari: prurito, eruzione cutanea, orticaria, angioedema. Pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), angioedema. Patologie renali e urinarie. Molto rari: disuria, ritenzione urinaria. Esami diagnostici. Molto rari: pressione arteriosa aumentata. Il farmaco puo’ causare anche vertigini, reazione di fotosensibilita’, diarrea, iperviscosita’ delle secrezioni bronchiali, molto raramente alterazioni ematiche e specie negli anziani, ipotensione. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversasospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Il farmaco e’ controindicato durante la gravidanza e l’allattamento.