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IODIO SOL ALCO I (ALMUS)*soluz alcolica 50 ml 7% + 5%

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Minsan 031316021 Categoria

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DENOMINAZIONE:
IODIO ALMUS 7%/5% SOLUZIONE CUTANEA ALCOOLICA

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antisettici e disinfettanti.

PRINCIPI ATTIVI:
Iodio; potassio ioduro.

ECCIPIENTI:
Alcol, acqua.

INDICAZIONI:
Disinfezione della cute integra per trattamenti occasionali.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita’ ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i; generalmente controindicato in gravidanza; non usare in bambini di eta’ inferiore ai 6 mesi.

POSOLOGIA:
Pennellare sulla parte da trattare.

CONSERVAZIONE:
Conservare nella confezione originale (materiale resistente allo iodio ) per riparare il medicinale dalla luce e dal calore diretto.

AVVERTENZE:
Per esclusivo uso esterno.
Non ingerire.
Evitare il contatto con gli o cchi.
L’applicazione prolungata puo’ provocare irritazione e causticaz ioni della superficie trattata, pertanto il medicinale non deve essere utilizzato per trattamenti prolungati.
Il medicinale deve essere appl icato solo su cute integra e non lesa, poiche’ oltre a causare irritaz ione, ritarda la cicatrizzazione di ferite e abrasioni.
L’uso specie s e prolungato puo’ dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.
In tal caso interrompere il trattamento e adottare idonee misure terapeutich e.
Per evitare l’assorbimento eccessivo di iodio, non coprire con bend aggi occlusive l’area della cute trattata.
In caso di impiego per peri odi prolungati su estese superfici corporee, su mucose o sotto bendagg io occlusivo, in particolare nei bambini e nei pazienti con disordini tiroidei, e’ necessario eseguire tests di funzionalita’ tiroidea.
Poic he’ lo iodio puo’ alterare la funzione della tiroide, si raccomanda di usare con precauzione in soggetti con patologie tiroidee, nei pazient i di eta’ superiore ai 45 anni o con gozzo.
In eta’ pediatrica usare s olo in casi di effettiva necessita’ e sotto controllo medico.
Interrom pere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigra fia con iodio marcato.
A seguito del trattamento potrebbero risultare alterati gli esiti dei test di funzionalita’ tiroidea, soprattutto nei neonati prematuri.

INTERAZIONI:
Se entra in contatto con l’acetone, lo iodio elementare forma un compo sto pungente irritante.
Nel valutare le interazioni con altri farmaci occorre tenere in considerazione i possibili effetti sistemici di iodi o, sebbene quando somministrato localmente nelle modalita’ consigliate esso venga assorbito solo in piccole quantita’.
Gli effetti di iodio e ioduri sulla tiroide possono essere alterati da altri composti tra c ui amiodarone e litio.

EFFETTI INDESIDERATI:
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di iodio, organizza ti secondo la classificazione sistemica organica MedDRA.
Non sono disp onibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effett i elencati.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: bruciore od irritazione, eruzioni acneiformi, iododerma, ritardo della cicatriz zazione di tessuti lesi.
L’inalazione di vapori di iodio e’ molto irri tante per le mucose.
Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipe rsensibilita’ che includono orticaria, angioedema, emorragie cutanee o porpora, febbre, artralgia, linfoadenopatia e eosinofilia.
Lo iodio, quando somministrato localmente nelle modalita’ consigliate, viene ass orbito solo in piccole quantita’ con minimi effetti sistemici.
Di segu ito vengono comunque elencate le reazioni avverse dovute ad effetti si stemici del farmaco, che si potrebbero manifestare in casi di assorbim ento anomalo (usi abbondanti, prolungati o con occlusione della zona d ella cute trattata).
Patologie endocrine: effetti sulla tiroide a poss ono provocare gozzo e ipotiroidismo, cosi’ come ipertiroidismo (morbo di Basedow).
Gozzo e ipotiroidismo possono manifestarsi che nei neonat i esposti a ioduri in gravidanza.
Lo iodio puo’ interferire con le pro ve di funzionalita’ tiroidea.
Disturbi psichiatrici: depressione, inso nnia.
Patologie del sistema nervoso: cefalea.
Patologie gastrointestin ali: nausea, vomito, diarrea.
Patologie dell’apparato riproduttivo e d ella mammella: impotenza.
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni d a procedura: l’uso prolungato puo’ provocare una serie di effetti avve rsi chiamati nel loro complesso “iodismo”, alcuni dei quali possono es sere dovuti ad ipersensibilita’.
Questi effetti avversi includono sapo re metallico, aumento della salivazione, bruciore e dolore alla bocca; possono manifestarsi anche rinite acuta, sindrome similcoriza, gonfio re e infiammazione della gola, irritazione e gonfiore agli occhi e aum ento della lacrimazione.
Si possono sviluppare edema polmonare, dispne a e bronchite.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Lo iodio e’ scarsamente assorbito quando utilizzato nelle modalita’ pr eviste.
Lo iodio che raggiunge la circolazione sistemica attraversa la placenta e un eccesso di iodio e’ dannoso per il feto: l’uso di iodio durante la gravidanza e’ stato associato a gozzo, ipotiroidismo, prob lemi respiratori, cuore ingrossato, compressione della trachea e morte neonatale.
Lo iodio e’ escreto nel latte materno.
L’uso di dosi ecces sive di iodio in madri durante l’allattamento puo’ aumentare il livell o di iodio nel latte materno e causare ipotiroidismo transitorio nei l attanti.
L’uso di iodio, anche quando applicato localmente, e’ general mente da evitare in gravidanza e durante l’allattamento.

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