DENOMINAZIONE:
IODIO SELLA 2%/2,5% SOLUZIONE ORALE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Integratori minerali.
PRINCIPI ATTIVI:
Iodio; potassio ioduro.
ECCIPIENTI:
Acqua depurata, alcool etilico.
INDICAZIONI:
Come antisettico e disinfettante del cavo orale; trattamento di stati carenziali di iodio in caso di aumentato fabbisogno o scarso assorbime nto.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita’ ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i; generalmente controindicato in gravidanza; non usare in bambini di eta’ inferiore ai 6 mesi; come collutorio non deve essere usato nei ba mbini di eta’ inferiore a 6 anni.
POSOLOGIA:
Antisettico e disinfettante del cavo orale 2-3 sciacqui giornalieri de l cavo orale con 10-20 gocce diluite in mezzo bicchiere di acqua.
In c aso di afte o altre abrasioni della mucosa orale applicare direttament e mediante toccature con un tampone o un batuffolo di cotone.
Trattame nto di stati carenziali di iodio: assumere il medicinale diluito in ac qua secondo le prescrizioni del medico.
Una goccia contiene circa 2 mg di iodio.
Di seguito sono riportati i valori giornalieri di iodio rac comandati dalla Societa’ Italiana di Nutrizione Umana (LARN) per eta’ e sesso.
>>Bambini (maschi e femmine).
6-12 mesi: 50 mcg;1-3 anni: 70 mcg; 4-6 anni: 90 mcg; 7-10 anni: 120 mcg.
>> Adolescenti e adulti (ma schi).
11-14 anni: 150 mcg; 15-17 anni: 150 mcg; 18- 29 anni: 150 mcg; 30-59 anni: 150 mcg.
>>Adolescenti e adulti (femmine).
11-17 anni: 15 0 mcg; 18-49 anni: 150 mcg; 50+:150 mcg; gravidanza: 150 mcg.
CONSERVAZIONE:
Conservare nella confezione originale (materiale resistente allo iodio ) per riparare il medicinale dalla luce e dal calore diretto.
AVVERTENZE:
Evitare il contatto con gli occhi.
Non assumere il medicinale per lung hi periodi di tempo.
L’uso specie se prolungato puo’ dare origine a fe nomeni di sensibilizzazione.
In tal caso interrompere il trattamento e adottare idonee misure terapeutiche.
Poiche’ lo iodio e lo ioduro pos sono alterare la funzione della tiroide, si raccomanda di usare con pr ecauzione in soggetti con patologie tiroidee, nei pazienti di eta’ sup eriore ai 45 anni o con gozzo.
Sebbene lo iodio sia richiesto per la p roduzione degli ormoni tiroidei, quantita’ eccessive possono causare i pertiroidismo o perfino gozzo paradosso e ipotiroidismo.
In eta’ pedia trica usare solo in casi di effettiva necessita’.
E’ consigliabile evi tare l’impiego dei preparati per gargarismi nei bambini, che non riesc ono quasi mai ad eseguire un gargarismo senza deglutire buona parte de l medicinale.
Il medicinale non dovrebbe essere usato in pazienti adol escenti vista la potenziale induzione di acne e gli effetti sulla tiro ide.
Interrompere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia con iodio marcato.
A seguito del trattamento potrebbe ro risultare alterati gli esiti dei test di funzionalita’ tiroidea, so prattutto nei neonati prematuri.
Il prodotto contiene etanolo (alcool) , in quantita’ fino a 100 mg per dose.
INTERAZIONI:
Se entra in contatto con l’acetone, lo iodio elementare forma un compo sto pungente irritante.
Gli effetti di iodio e ioduri sulla tiroide po ssono essere alterati da altri composti tra cui amiodarone e litio.
Il litio carbonato, utilizzato nel trattamento della psicosi maniaco dep ressiva, causa una anormale bassa attivita’ tiroidea.
Lo iodio non dev e essere assunto da soggetti in trattamento con litio carbonato per ev itare che lo iodio reprima le funzioni della ghiandola tiroidea.
EFFETTI INDESIDERATI:
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di iodio, organizza ti secondo la classificazione sistemica organica MedDRA.
Non sono disp onibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effett i elencati.
Patologie del sistema emolinfopoietico: eosinofilia, linfo adenopatia.
Disturbi del sistema immunitario: ipersensibilita’.
Patolo gie endocrine: ipertiroidismo (morbo di Basedow), ipotiroidismo, gozzo .
Lo iodio puo’ interferire con le prove di funzionalita’ tiroidea.
Pa tologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, angioedema, emorragia cutanea.
L’inalazione di vapori di iodio e’ molto irritante per le mucose.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: acidosi me tabolica.
Disturbi psichiatrici: depressione, insonnia.
Patologie del sistema nervoso: gusto metallico, cefalea.
Patologie cardiache e vasco lari: ipotensione, tachicardia.
Patologie respiratorie, toraciche e me diastiniche: dispnea, edema polmonare, broncospasmo.
Patologie gastroi ntestinali: nausea, vomito, diarrea, dolore addominale.
Patologie rena li e urinarie: insufficienza renale.
Patologie dell’apparato riprodutt ivo e della mammella: impotenza.
Patologie sistemiche e condizioni rel ative alla sede di somministrazione: febbre.
Traumatismo, avvelenament o e complicazioni da procedura: l’uso prolungato puo’ provocare una se rie di effetti avversi chiamati nel loro complesso “iodismo”, alcuni d ei quali possono essere dovuti ad ipersensibilita’.
Questi effetti avv ersi includono sapore metallico, aumento della salivazione, bruciore e dolore alla bocca; possono manifestarsi anche rinite acuta, sindrome simil-coriza, gonfiore e infiammazione della gola, irritazione e gonfi ore agli occhi e aumento della lacrimazione.
Si possono sviluppare ede ma polmonare, dispnea e bronchite.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Lo iodio dopo assorbimento orale attraversa la placenta e un eccesso d i iodio e’ dannoso per il feto: l’uso di iodio durante la gravidanza e ‘ stato associato a gozzo, ipotiroidismo, problemi respiratori, cuore ingrossato, compressione della trachea e morte neonatale.
Lo iodio e’ escreto nel latte materno.
L’uso di dosi eccessive di iodio in madri d urante l’allattamento puo’ aumentare il livello di iodio nel latte mat erno e causare ipotiroidismo transitorio nei lattanti.
L’uso di iodio, anche quando applicato localmente, e’ generalmente da evitare in grav idanza e durante l’allattamento.